DIFFAMAZIONE ON-LINE SU FACEBOOK
30 Maggio 2014: pubblicazione Commissioni Esami di Stato.
Valanga di commenti su Facebook, piazza virtuale utilizzata
dagli studenti in rete .
Offese gratuite, racconti non veri, lesivi della persona e
della professionalità di tanti docenti.
Così uno studente: "Non
possono punirci .Una cosa è facebook,
un’altra è la scuola". Proprio per niente, mio ingenuo studente!
Qualunque insulto può raggiungere un numero altissimo di
persone: e più estesa è la platea, più grave è il reato. Caro studente, questa
è diffamazione!
Ai fini
dell’integrazione del reato di diffamazione, anche a mezzo Internet, è
sufficiente che il soggetto la cui reputazione è lesa sia individuabile da
parte di un numero limitato indipendentemente dalla indicazione nominativa
è quanto chiarisce la Prima Sezione Penale della Corte di Cassazione con la
sentenza 16 Aprile 2014, n.16712. E la stessa Cassazione ribadisce che il reato di diffamazione non richiede il
dolo specifico ma la consapevolezza
di pronunciare una frase lesiva dell’altrui reputazione e la volontà che la
frase venga a conoscenza anche soltanto di due persone.
Cari miei accomodanti genitori, non definite il reato
commesso dai vostri figli una ragazzata ,perché
non è così.
Un consiglio: documentatevi, vigilate per evitarvi grandi amarezze e per proteggere i vostri
figli da gravi danni presenti e futuri.
E soprattutto : insegnate ai vostri figli il rispetto per il prossimo.
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