
Un atto dovuto è rileggere oggi
le appassionate e coraggiose affermazioni di Oriana Fallaci.
“Dall’ Afghanistan al Sudan, dall’Indonesia al Pakistan, dalla Malesia
all’Iran, dall’Egitto all’Iraq, dall’Algeria al Senegal, dalla Siria al Kenya,
dalla Libia al Ciad, dal Libano al Marocco, dalla Palestina allo Yemen,
dall’Arabia Saudita alla Somalia, l’odio per l’Occidente cresce. Si gonfia come
un fuoco alimentato dal vento, e i seguaci del fondamentalismo islamico si
moltiplicano come i protozoi d’una cellula che si scinde per diventare due
cellule poi quattro poi otto poi sedici poi trentadue. All’infinito.”
Oriana Fallaci scriveva così,
all’indomani dell’11 Settembre, ne “La rabbia e l’orgoglio”.
La “Cassandra che parla al vento”, così si definiva ne “La forza della ragione”, gridava che
Troia sarebbe bruciata, ma nessuno l’ascoltava. Anzi, una serie infinita di
accuse, rimproveri, contestazioni dal mondo politico e dall’opinione pubblica, “denigrata vilipesa alla gogna”.
Rileggiamo, oggi, le sue parole
profetiche alla luce di quanto sta avvenendo, alla luce della decadenza della
civiltà occidentale, ferita dalla brutalità del fondamentalismo islamico.
Stiamo forse assistendo al
pianificato tentativo del mondo musulmano di islamizzare l’Occidente? Tutto lo
fa pensare, e la Fallaci lo aveva predetto.
Ammettiamolo che aveva ragione!
Ci rendiamo conto di quante
fandonie ci siamo alimentati?
Pluriculturalismo, integrazione,
accoglienza, tolleranza, diversità come risorsa.
Ci rendiamo conto che il nemico
ce lo abbiamo in casa? Campi di reclutamento e addestramento nelle nostre
città, nei centri di accoglienza, nelle moschee, nelle carceri.
“Diventeranno sempre di più, otterranno sempre di più, spadroneggeranno
sempre di più…trattare con loro è impossibile. Ragionarci, impensabile.
Cullarci nell’indulgenza o nella tolleranza o nella speranza, un suicidio. E
chi crede il contrario è un illuso.”
Si illude ancora la nostra accorta intellighentia?
Perché non dare ragione alla “Cassandra inascoltata” anche sui rischi
dei flussi migratori?
L’Italia “zittita, ridicolizzata, sbeffeggiata, diffamata, insultata, ma esiste.
Quindi guai a chi me la tocca. Guai a chi me la invade, guai a chi me la ruba.
Perché (se non l’hai ancora capito te lo ripeto con maggiore chiarezza) che a
invaderla siano i francesi di Napoleone o i tedeschi di Hitler o i compari di
Osama Bin Laden, per me è lo stesso. Che per invaderla usino i cannoni o i
gommoni, idem”.
E per finire: stop. Quello che avevo da dire l’ho detto…Ora basta.
Punto e basta”.
Anche noi, ora basta. Punto e basta.
Piera Denaro
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