martedì 3 marzo 2015

Oriana Fallaci: la Cassandra che parla al vento

 

Un atto dovuto è rileggere oggi le appassionate e coraggiose affermazioni di Oriana Fallaci.


“Dall’ Afghanistan al Sudan, dall’Indonesia al Pakistan, dalla Malesia all’Iran, dall’Egitto all’Iraq, dall’Algeria al Senegal, dalla Siria al Kenya, dalla Libia al Ciad, dal Libano al Marocco, dalla Palestina allo Yemen, dall’Arabia Saudita alla Somalia, l’odio per l’Occidente cresce. Si gonfia come un fuoco alimentato dal vento, e i seguaci del fondamentalismo islamico si moltiplicano come i protozoi d’una cellula che si scinde per diventare due cellule poi quattro poi otto poi sedici poi trentadue. All’infinito.”

Oriana Fallaci scriveva così, all’indomani dell’11 Settembre, ne La rabbia e l’orgoglio”.


La “Cassandra che parla al vento”, così si definiva ne “La forza della ragione”, gridava che Troia sarebbe bruciata, ma nessuno l’ascoltava. Anzi, una serie infinita di accuse, rimproveri, contestazioni dal mondo politico e dall’opinione pubblica, “denigrata vilipesa alla gogna”.

Rileggiamo, oggi, le sue parole profetiche alla luce di quanto sta avvenendo, alla luce della decadenza della civiltà occidentale, ferita dalla brutalità del fondamentalismo islamico.

Stiamo forse assistendo al pianificato tentativo del mondo musulmano di islamizzare l’Occidente? Tutto lo fa pensare, e la Fallaci lo aveva predetto.
Ammettiamolo che aveva ragione!

Ci rendiamo conto di quante fandonie ci siamo alimentati?

Pluriculturalismo, integrazione, accoglienza, tolleranza, diversità come risorsa.

Ci rendiamo conto che il nemico ce lo abbiamo in casa? Campi di reclutamento e addestramento nelle nostre città, nei centri di accoglienza, nelle moschee, nelle carceri.

“Diventeranno sempre di più, otterranno sempre di più, spadroneggeranno sempre di più…trattare con loro è impossibile. Ragionarci, impensabile. Cullarci nell’indulgenza o nella tolleranza o nella speranza, un suicidio. E chi crede il contrario è un illuso.”

Si illude ancora la nostra accorta intellighentia?

Perché non dare ragione alla “Cassandra inascoltata” anche sui rischi dei flussi migratori?

L’Italia “zittita, ridicolizzata, sbeffeggiata, diffamata, insultata, ma esiste. Quindi guai a chi me la tocca. Guai a chi me la invade, guai a chi me la ruba. Perché (se non l’hai ancora capito te lo ripeto con maggiore chiarezza) che a invaderla siano i francesi di Napoleone o i tedeschi di Hitler o i compari di Osama Bin Laden, per me è lo stesso. Che per invaderla usino i cannoni o i gommoni, idem”.
E per finire: stop. Quello che avevo da dire l’ho detto…Ora basta. Punto e basta”.



Anche noi, ora basta. Punto e basta.





Piera Denaro

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