mercoledì 25 marzo 2015

NON LASCIAMO CHE I FANCIULLI VADANO A LORO







L’abuso sessuale infantile è una realtà antica e mostruosa che si annida spesso fra mura rassicuranti e protettive.

“Non c’è assolutamente posto nel ministero per coloro che abusano dei minori…le famiglie devono sapere che la Chiesa non risparmia sforzi per tutelare i propri figli e hanno diritto di rivolgersi ad essa con piena fiducia, perché è una casa sicura” tuona papa Francesco.

Tolleranza zero da parte di Jorge Mario Bergoglio verso chi è accusato di abusi.

La perdita dei diritti e delle prerogative del cardinalato dello scozzese Keith Michael Patrick O’Brien, al centro di uno scandalo sessuale dopo la denuncia di alcuni seminaristi, ne è un esempio.

“Non c’è posto nel ministero della Chiesa per coloro che commettono abusi sessuali e mi impegno a non tollerare il danno arrecato ad un minore da parte di chiunque, indipendentemente dal suo stato clericale” dice ancora il Pontefice, aggiungendo di contare sui membri della Pontificia Commissione per la protezione di tutti i minori e per vigilare sulla formazione dei preti.
Posizione innovativa rispetto alla secolare latitanza, indifferenza e complicità omertosa della Chiesa Cattolica.

Potrebbe esistere una relazione fra pedofilia e obbligo di celibato del clero cattolico?

Chi pensa al matrimonio dei sacerdoti come soluzione al problema, sbaglia.
Gli abusi sessuali riguardano anche la Chiesa Protestante e l’Anglicana.

Un nesso potrebbe esserci tra pedofilia e quell’ideologia religiosa che, condannando la sessualità come male e peccato, la sottomette, per nobilitarla, alla legge della procreazione.

La rinuncia a provare desiderio e passione porterebbe ad una perdita di umanità, ad un profondo vuoto interiore, recuperabile attraverso l’ingenuità e la vitalità di un bambino.

L’abuso sessuale è socialmente trasversale, è perpetrato da familiari, educatori, vicini di casa…ma quello commesso dal clero ha sul bambino, futuro adulto, un impatto psicologicamente più devastante.

Il sacerdote, chiamato dai cattolici “padre”, rappresenta una figura parentale, un sostituto idealizzato della figura paterna, e un atto sessuale consumato con un genitore è un atto incestuoso.
E ancora, il prete è una rappresentazione vivente di Cristo, pertanto ostacolare la volontà del sacerdote equivale a tradire Dio.


Conseguenze degli abusi sessuali

Problemi psicologici
·         Paura, attacchi di panico, disturbi del sonno, incubi, esplosioni di rabbia
·         Perdita di autostima
·         Comportamenti autodistruttivi: dipendenza da alcol e droghe, allenamento fisico eccessivo

Problemi affettivi e relazionali
·         Assenza di fiducia nell’altro
·         Dipendenza affettiva
·         Paura di perdere il controllo nelle relazioni

Problemi sessuali
·         Rapporti sessuali dolorosi
·         Difficoltà nel raggiungimento dell’orgasmo
·         Diminuzione o scomparsa del desiderio sessuale

Disturbi fisici
·         Dolori addominali, disturbi intestinali, nausea, mal di testa, dolori cronici diffusi

Disturbi alimentari
·         Anoressia e Bulimia



I traumi sessuali infantili, ferite spesso inguaribili, possono provocare effetti non sottovalutabili sullo sviluppo della personalità, rendendo necessario l’intervento di uno psicoterapeuta per favorire l’elaborazione dell’abuso ed un recupero emozionale.

Un supporto psicologico va dato anche ai sacerdoti abusanti , talvolta individui disturbati, alla ricerca ossessiva di approvazione, accettazione e  amore.

E non dimentichiamo che, chi commette un abuso, spesso ne è stato vittima.


Piera Denaro

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