Esiste oggi in Italia una discriminazione nei confronti degli omosessuali? Si, certamente.
Realtà allarmante, ma prevedibile.
E' il 2014, quello che l'Arcigay ha battezzato "annus horribilis" dell'omofobia.
Trento, 2014 - Una donna, docente apprezzata da alunni e genitori in una scuola paritaria cattolica, viene "sospettata" di omosessualità. La madre superiora dell'Istituto chiede informazioni all'insegnante del suo orientamento sessuale e le consiglia un "percorso di riabilitazione", pena il mancato rinnovo del contratto. Ciò che poi avviene.
La madre superiora si difende : "La verità è stata stravolta".
L'episodio è stato denunciato dai Comitati trentini per Tsipras.
Nell'ottica di una scuola cattolica, la scelta è logica, ma non condivisibile.
La scuola cattolica non è finanziata con denaro pubblico? Non è giustificato finanziare con denaro pubblico chi discrimina e chi fa carta straccia della Costituzione della Repubblica Italiana.
Piacenza, 2014 - I Dirigenti Scolastici degli Istituti Superiori ricevono una circolare dagli Uffici della Provincia. Poche righe vietano la somministrazione di un questionario conoscitivo sull'omosessualità agli studenti delle quinte classi.
Roma, 2014 - Mauro, sedici anni, si lancia nel vuoto dalla finestra della scuola. Poco prima di lui, altri due ragazzi scelgono la morte, per sottrarsi ad un mondo che non offre la speranza di vivere secondo le proprie inclinazioni.
Scritte oscene sui muri della scuola, parole al vetriolo scritte alla lavagna, insulti, cori in classe, alla fermata dell'autobus, mobbing... fino alla violenza fisica.
L'omofobia è una piaga incancrenita della scuola italiana. Nessuna cura, solo un velo di omertà.
Roma,2014 - Liceo Classico " Giulio Cesare".
Professori denunciati per oscenità e corruzione di minorenni per aver consigliato agli alunni la lettura di " Sei come sei" di Melania Mazzucco, romanzo in cui una coppia di uomini si occupa di una bambina nata dalla fecondazione assistita e da un utero in affitto.
L' Associazione Giuristi per la Vita e l'Associazione Pro Vita Onlus denunciano così alla Procura di Roma: "Alcuni passi rivelano un alto contenuto pornografico". I passi incriminati riguardano una scena di sesso esplicito: un rapporto orale omosessuale fra due giovani calciatori in uno spogliatoio.
Denuncia supportata dai militanti di Lotta Studentesca con lo slogan "Emergenza Omofollia" e Militia Christi, gruppo che si propone di "combattere l'indottrinamento e la propaganda ideologica della lobby gay nelle scuole".
Non è certamente corretto definire la scelta dei docenti del "Giulio Cesare" propaganda omosessuale.
La lettura del romanzo rientrava, a pieno titolo, nell'attuazione del documento dell'Ufficio Nazionale Antidiscriminazione Razziale, che prende il nome di Strategia nazionale per la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni basate sull'orientamento sessuale e sull'identità di genere.
Programma interessante e necessario, visto che prevede, fra l'altro, l'"arricchimento delle offerte di formazione attraverso bibliografie sulle tematiche Lgbt (lesbiche, gay, bisessuali, transessuali) e sulle nuove realtà familiari".
È allarme nazionale che deve trovare una risposta immediata.
E la ministra Giannini? Nessuna risposta, anzi risposta ambigua.
Secondo quanto riferito da Avvenire, la ministra dell'Istruzione Stefania Giannini , rispondendo il 4 giugno ad un question time alla Camera, ha precisato che sarà evitato il "ripetersi di situazioni simili" ( riferendosi all'episodio del Giulio Cesare) "conseguenza dell'applicazione, nelle scuole, della Strategia nazionale per la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni basate sull'orientamento sessuale e sull'identità di genere" predisposta dall' UNAR ( Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali) in collaborazione con le associazioni Lgbt. La ministra aggiunge,poi, che ogni progetto futuro dovrà essere sviluppato in accordo con gli ordini collegiali scolastici e le associazioni dei genitori.
L'Agesc (Associazione genitori scuole cattoliche ) e l'Age (Associazione genitori) si ritengono soddisfatte della presa di posizione della ministra.
Giorno 11 luglio, però, la stessa ministra incontra le Associazioni Agedo (Associazione genitori di omosessuali), Arcigay, Arcilesbica, Associazione Radicale Certi Diritti, Equality Italia, Famiglie Arcobaleno, Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, Gay Center, MIT (Movimento Identità Transessuale).
Le suddette associazioni chiedono alla Giannini delle azioni concrete finalizzate alla promozione della cultura delle differenze ed una data certa per l'avvio del corso di formazione rivolto alle figure di vertice del Ministero, come già previsto, e un monitoraggio sull'entità del fenomeno omofobico.
A seguito della richiesta, la ministra si impegna a far partire in autunno il predetto corso di formazione e prevede come tema centrale per l'anno scolastico 2014/2015, il contrasto dell'omofobia attraverso iniziative relative a specifici programmi scolastici, corsi di formazione e materiale didattico . Coinvolti nel progetto sarebbero dirigenti scolastici, docenti, alunni, personale scolastico non docente.
Ci chiediamo, a questo punto, quale sia il vero volto della Giannini.
Vedremo a breve.
Aspettiamo, intanto, speranzosi e tenendo ben presenti le parole di Gore Vidal ne "La statua di sale": "La vita sarebbe senz'altro migliore in un mondo dove il sesso venisse considerato come qualcosa di naturale e non spaventoso, e gli uomini potessero amare gli uomini, secondo la loro inclinazione, proprio con la stessa naturalezza con cui amano le donne" e le donne potessero amare le donne con la stessa naturalezza con cui amano gli uomini.
Piera Denaro
Articolo interessante, complimenti
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