
"La prigione di Guantanamo mina la nostra sicurezza nazionale, riducendo le nostre risorse, deteriorando i rapporti con i nostri alleati e incoraggiando gli estremisti violenti. Chiudere il carcere è una priorità nazionale".
Queste le parole del Presidente Barak Obama, dopo aver firmato la legge annuale sulla Difesa.
Non si è ancora voltata definitivamente una delle pagine più buie della storia americana: Guantanamo, la struttura carceraria, all'interno della base della Marina Militare USA a Cuba, aperta subito dopo l'11 Settembre e destinata alla detenzione di prigionieri, ritenuti collegati ad attività terroristiche.
A dispetto della Convenzione di Ginevra, della Convenzione ONU contro la tortura, della forte denuncia di violazione dei diritti umani da parte di Amnesty International ("sta condannando migliaia di persone nel mondo a una vita di sofferenza, tormento e disprezzo"), la prigione cubana ha rappresentato una realtà devastante per la dignità umana.
Nel carcere di Guantanamo, conosciuto come "The battle lab"(il laboratorio della guerra), i detenuti venivano sottoposti ad esperimenti assimilabili a tecniche di tortura, quelle utilizzate per "convincere" a confessare crimini, a volte neanche commessi.
Gli interrogatori non convenzionali e le armi improprie degli USA.
Bombardamento sensoriale
I detenuti, incatenati al pavimento, venivano chiusi in una stanza buia, fatta eccezione per lampi irregolari di luce stroboscopica. Aria condizionata a temperature bassissime, tanto da indurre ipotermia. Musiche dai ritmi martellanti ed ossessivi a tutto volume.
Le unità destinate alle operazioni psicologiche militari, PsyOP, avevano già iniziato a sperimentare gli effetti della musica ad altissimo volume sui nemici in Vietnam e nel 1989 sul dittatore panamense Manuel Noriega.
Anche i britannici avevano bombardato con"rumore bianco", una specie di fruscio continuo, i sospetti terroristi dell'IRA.
Waterboarding
Forma di tortura che simula l'annegamento.
Prevede l'immobilizzazione del detenuto e il versamento di acqua sul viso coperto da un panno
Meflochina
Farmaco contro la malaria che, in dosi elevate, produce effetti devastanti: istinto al suicidio, allucinazioni, ansia, depressione, attacchi di panico.
I detenuti, sotto l'effetto della meflochina, si prestavano più facilmente alla confessione.
Il campo di prigionia di Guantanamo è diventato incubo e orrore, durante lo sciopero della fame di alcuni detenuti.
Metodi ai limiti dell'umano furono utilizzati per garantire la sopravvivenza ai prigionieri e farli desistere dalla protesta.
Murphy Drip
Apparato inventato dal chirurgo americano John Benjamin Murphy e utilizzato per somministrare farmaci e combattere stati di disidratazione dell'organismo, prima che comparissero altri sistemi, come le fleboclisi.
A Guantanamo veniva utilizzato per alimentare forzatamente i detenuti per via rettale.
Sedia della tortura
Mani, gambe,polsi,spalle,testa legati stretti alla sedia. Durante l'alimentazione forzata veniva contemporaneamente somministrato un lassativo, con conseguenze immaginabili e umilianti, a cui si aggiungeva il fatto che al detenuto, una volta riportato in cella, non venivano forniti abiti puliti.
La velocità con cui il liquido veniva introdotto provocava atroci dolori, difficoltà respiratorie e vomito.
Ma non è questa la "cura dell'acqua" utilizzata ai tempi dell'Inquisizione Spagnola?
Sonde nasogastiche
Il pranzo dei detenuti veniva liquefatto e somministrato, oltre che per via rettale, anche attraverso le cavità nasali con tubi nasogastrici.

Dolori inimmaginabili, acuiti dall'inserimento e dall'estrazione della sonda più volte al giorno.
Veniva usato anche un imbuto per indirizzare il liquido nei tubi, con una procedura in tutto simile al waterboarding.
Procedure mediche o tortura pianificata?
Alimentazione o tattica umiliante?
Terapia o la più spietata punizione?
Non dimentichiamo Guantanamo, creatura mostruosa della civilissima America.
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